| Bergamo
A Bergamo nasce il Museo della fotografia Sestini
Sabato 17 novembre alle ore 12.00 Comune di Bergamo, Museo delle storie di Bergamo e Siad Fondazione Sestini inaugurano il nuovo Museo della fotografia Sestini, con apertura speciale gratuita fino alle 24.00.
A partire dal 2000 la comunità bergamasca ha sentito il bisogno di affidare al Museo delle storie frammenti della propria storia, della propria memoria individuale e collettiva. Una memoria per immagini, le migliaia di immagini che oggi costituiscono l’Archivio fotografico Sestini. Esse testimoniano la vita della città e del territorio tra Ottocento e Novecento e rappresentano l’attività di grandi fotografi bergamaschi che, con la loro arte, hanno documentato le grandi trasformazioni dell’Italia e del mondo attraverso un secolo.
1.200.000 immagini. Un archivio di inestimabile valore che non poteva restare chiuso in una cassaforte, disponibile per i soli addetti ai lavori.
Così a 18 anni di distanza, tutto questo patrimonio oggi è restituito alla città grazie al munifico gesto di Siad Fondazione Sestini che, insieme a Comune di Bergamo e Museo delle storie di Bergamo, ha realizzato nell’ala ovest del Convento di San Francesco un polo all’avanguardia per la conservazione e la catalogazione della fotografia storica, uno spazio polivalente di studio, tutela e valorizzazione: il Museo della Fotografia Sestini.
500 MQ da percorrere per vivere un’esperienza a 360° a contatto con il mondo della fotografia.
• il percorso espositivo: un viaggio indietro nel tempo per conoscere la nascita di questa scoperta meravigliosa, le storia dei fotografi bergamaschi e la loro produzione
• gli spazi di catalogazione e consultazione dove ogni giorno un’equipe di 7 professionisti lavora per ordinare e catalogare i fondi fotografici digitalizzati
• gli ambienti dell’archivio, il cuore tecnologico del nuovo polo, destinati alla corretta conservazione del materiale originale
• lo spazio workshop riservato ad attività didattiche, laboratori, iniziative ed eventi.
1 PORTALE ON LINE. Consultabile in museo o direttamente da casa, consentirà di poter avere le immagini dell’archivio sempre a portata di click.
Un museo aperto a tutti, un museo vivo, dove la contemplazione diventa attività di scoperta e conoscenza, di partecipazione e confronto, in costante dialogo con la fotografia, testimonianza storica e poetica della condizione umana di altri luoghi e altri tempi.
UNA SOLA PROTAGONISTA, la fotografia. Un universo fatto di dagherrotipi, stampe, negativi su pellicola e su lastra, strumenti e apparecchiature fotografiche originali, e una biblioteca specializzata con un catalogo di più di 600 volumi, rari e moderni.
Pezzi unici che fanno di questo museo un’eccellenza nel panorama italiano.