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SALVINI AGLI NCC: IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA
Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha incontrato nel pomeriggio a Milano i rappresentanti del Comitato Difesa NCC. "Salvini ha ascoltato con attenzione le nostre problematiche e ha compreso le peculiarità del nostro lavoro e quello che rischiamo" ha commentato Mauro Ferri, presidente di Anitrav che insieme a Fai Confcommercio e Federnoleggio Confesercenti si è unito nel Comitato Difesa NCC per parlare con voce unica e continuare a chiedere al Governo che si adoperi per la tanto attesa riforma del settore dei Trasporti. "Il posto di lavoro non si tocca" ha ribadito Salvini, impegnandosi ad intervenire immediatamente per trovare una soluzione.
Il trasporto pubblico non di linea è regolato da una legge del ’92, non più in linea con le evoluzioni del settore. Il cd. Decreto Milleproroghe del 2008 ha peggiorato ulteriormente il quadro normativo, introducendo disposizioni fortemente anti-concorrenziali in danno agli NCC (e dunque in favore dei taxi), come ad esempio il ritorno in rimessa al termine di ogni servizio. Su tali norme la Commissione europea aveva aperto una procedura di pre-infrazione, sottolineando la necessità di una riforma organica del settore, anche in linea con le evoluzioni tecnologiche. Sulla base di ciò, negli anni il legislatore ha ciclicamente rimandato l’entrata in vigore di tali disposizioni. Tuttavia, quest’anno l’attuale Governo ha deciso di non prevedere una ulteriore proroga ma lasciar entrare in vigore le norme anti-NCC, rimaneggiate attraverso un emendamento alla Legge di Bilancio. Sebbene l’emendamento del Governo preveda un’attenuazione delle norme del 2008, di fatto si impedirebbe comunque a migliaia di NCC di operare. Per fare un esempio, un NCC con licenza di Catanzaro non potrà avere una rimessa (e dunque operare) a Milano. Per poter effettuare il servizio a Milano, lo stesso dovrebbe teoricamente tornare alla propria rimessa a Catanzaro al termine di ogni corsa.