| Sondrio
COMMENTO DI STEFANO ZANE, PRESIDENTE DEL COMITATO PER L’AUTONOMIA E L’INDIPENDENZA DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Il 30 aprile si è tenuta la prima assemblea della Popolare di Sondrio nella nuova veste giuridica di Società per azioni.
Le nostre preoccupazioni, che ci hanno portato alla costituzione del Comitato per l’autonomia e l’indipendenza della Banca Popolare di Sondrio e a promuovere la nascita dell’Associazione dei piccoli azionisti “Insieme per la Popolare”, si sono dimostrate assolutamente fondate. Infatti, alla prima occasione utile, è stato sferrato un forte e organizzato attacco all’autonomia della banca da parte dei fondi nazionali ed internazionali tramite Assogestioni.
L’intenzione dichiarata era che, attraverso una modifica radicale della composizione del Consiglio di Amministrazione, la BPS fosse omologata alle altre banche commerciali abbandonando i valori e le connotazioni popolari, quasi si potesse cancellarle con il cambio di forma giuridica. Ben 225 fondi, nazionali ed internazionali, molti dei quali probabilmente rispondendo ad un appello di categoria, hanno partecipato al voto dando delega ad Assogestioni. Questi fondi hanno rappresentato il 94% dei voti a favore della lista 2 proposta da Assogestioni stessa.
Fortunatamente l’attacco è stato sventato e la lista proposta dal Consiglio di Amministrazione è risultata vincente garantendo in tal modo la continuità dei valori fondanti della banca radicati nella sua originale natura di banca Popolare.
A differenza di quanto è apparso sulla stampa nei giorni successivi al voto, tale importante risultato è stato raggiunto grazie all’apporto dei piccoli azionisti e non solo per il voto, pur importante, di Unipol, che da sola non avrebbe potuto contrastare l’organizzata azione dei fondi.
La partecipazione all’assemblea è stata straordinaria, nonostante mancasse la presenza fisica e la votazione sia avvenuta tramite il Rappresentante Designato, con le relative complessità di esercizio del voto.
Ha partecipato al voto il 48% del capitale sociale, cosa mai successa negli ultimi anni (dal 2016 la partecipazione si aggirava attorno al 2-3% del capitale). Ben 6.134 soci hanno espresso il loro voto e di questi il 92,4% (5.650 soci) ha votato a favore della Lista 1 del CdA, raggiungendo in tal modo il 52,94% del capitale sociale che ha partecipato al voto, pari al 25,57% del capitale sociale complessivo. La Lista 1 proposta da Assogestioni ha raccolto il 22,57% del capitale sociale.
Determinante è stata l’Associazione di piccoli azionisti “Insieme per la Popolare”, che ha preso l’avvio dall’azione del nostro Comitato. L’Associazione ha raccolto ben 1.093 soci pari al 3,4 % del capitale sociale.
Questi dati confermano la straordinaria importanza dei piccoli azionisti che sono la forza della Banca ed il presidio dei valori e che hanno fatto grande la Popolare di Sondrio.
Riteniamo doveroso ripetere ed enfatizzare che i Soci hanno partecipato in massa all’assemblea e che se il voto espresso contando le azioni ha visto prevalere la lista proposta dal Consiglio di Amministrazione con il 3% di voti in più, i voti espressi contando le teste, cioè le singole persone, hanno raggiunto la maggioranza del 93,4%!
Questo dato non ha bisogno di ulteriori commenti e conferma in modo inequivocabile l’attaccamento della base sociale ai principi ed ai valori che hanno fondato la Banca e che l’hanno guidata durante i 150 anni della sua storia. Auspichiamo che tutti i Soci ed anche le autorità di indirizzo e controllo vogliano tenerne conto per il futuro.
Con questo primo voto nella nuova veste giuridica di Società per Azioni è apparso chiaro che i valori popolari sono solidi e diffusi e la mobilitazione avviata dal nostro Comitato è servita ed è stata determinante. Di questo siamo molto contenti e ringraziamo tutti coloro che, nel proprio ambito, hanno sostenuto e partecipato attivamente a questa iniziativa di grande valore e significato economico, sociale e civico.
Abbiamo però vinto una battaglia, non la guerra. Certamente una battaglia importante, la prima.
Su queste basi si deve ora partire per consolidare e rafforzare l’assetto che garantisce l’autonomia della banca. Il risultato della prima assemblea nella forma di S.p.A. è stata solo la premessa necessaria, non il raggiungimento di un obiettivo finale che è, e rimane, la creazione di un contesto che garantisca autonomia e indipendenza nel rispetto dei valori popolari e territoriali.
Il Comitato continuerà quindi la sua attività di presidio, di stimolo e di elaborazione di pensiero, volta a mantenere aperto il dibattito sull’importanza della BPS come banca territoriale e popolare nei valori e continuerà a sostenere la crescita dell’Associazione “Insieme per la Popolare”, in modo da coinvolgere una sempre più elevata partecipazione dei piccoli azionisti.
Per il Comitato
Il Presidente
Stefano Zane